L’Italia ha un ministro africano. Anzi, africana. Si chiama Cecile Kyenge, è un medico ed è nata in Congo. Non è un segnale da poco: questo governo nasce in una situazione di emergenza, in uno dei momenti più confusi della storia italiana recente, una di quelle situazione che possono evolvere in qualsiasi direzione, anche quelle più pericolose e indesiderate.
Eppure, in un contesto nel quale l’importante era avere “un” governo che potesse legiferare e guidare il paese si è trovato lo spazio per nominare un ministro all’integrazione e, per coerenza, lo si è scelto tra i cittadini di origini straniere. Mi sembra non si tratta di cosa da poco.
Il messaggio di questa scelta mi sembra evidente: in un momento di difficoltà gli stranieri che hanno scelto di vivere nel nostro paese sono una risorsa e non un problema.
Nell’Italia della crisi, della disoccupazione e della disperazione di interi strati sociali gli stranieri vengono considerati una speranza. Non era necessario un ministro per scoprirlo, basta andare in giro per le nostre città per vedere schiere di badanti ucraine o bielorusse che si occupano di persone anziane, oppure baby sitter latinoamericane, o venditori ambulanti maghrebbini nei mercati di quartiere, o africani che consegnano pacchi e merci con quei camion rossi con scritta bianca.
Ora al governo c’è una loro rappresentante, Cecile Kyenge. E’ africana e a chi scrive questo blog non poteva passare inosservata. Buon lavoro Cecile.
ornella pirovano
27 Aprile 2013 — 18:45
buon lavoro e tanti auguri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Flora
27 Aprile 2013 — 19:40
Anche se, ricordiamocelo e ricordiamolo, la nostra nuova ministra per l’integrazione NON è ‘di colore’ E NON è SOLO ‘africana’ – è NERA e ITALIANA! è importante ribadirlo perchè sono ancora in molti coloro che faticano ad accettare questa realtà!
franca
28 Aprile 2013 — 06:07
E’ un segnale molto forte di questa Italia che ha bisogno e vuole cambiare, l’italia e il suo popolo non sono razzisti e questo signora ministro ne e’ la dimostrazione
luigi
28 Aprile 2013 — 13:09
Metter un extracomunitario al ministero dell’integrazione e come se un portinaio di un palazzo invece di controllare chi entra ed esce facesse entrare tutti quelli che lo vogliono fare…
Piero
29 Aprile 2013 — 14:31
Luigi: Cecile NON è extracomunitaria (se mai ci fosse nulla di male ad esserlo), è Italiana come me e come te.
un soggetto extracomunitario è colui che non possiede cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione europea.
carlaeugeniadeandreis
28 Aprile 2013 — 16:50
Benvenuta Cecile, non avrai vita facile perchè l’impegno è oneroso ma i l nostro appoggio lo avrai comunque!
gigi perrone
28 Aprile 2013 — 20:59
auguri di buon lavoro. è ministra di un governo che non reputo amico. nessuna pregiudiziale, lo vedremo all’opera, augurandoci che la neo ministra non sia la classica foglia di fico.
dida
29 Aprile 2013 — 07:00
metticela tutta Cecile
carmine chillà
30 Aprile 2013 — 11:02
E’ superfluo e stupido parlare ancora di ” Razze” Umane, bisogna piuttosto
parlare di “Generi” Umani.
La speranza è che i nostri ministri,tutti,sappiano governare.